Uroboros

Vincenzo Rusciano | Kristian Sturi | Ivano Troisi

La galleria Alessandro Albanese è lieta di annunciare Uroboros, una mostra collettiva con opere di Vincenzo Rusciano, Kristian Sturi e Ivano Troisi. La mostra, curata da Daniele Capra, è la prima tappa di un progetto in tre parti sul tema del cambiamento, la seconda sarà ospitata dalla Galleria Nicola Pedana di Caserta.

Uroboros presenta una selezione di opere dei tre artisti le cui ricerche nascono tutte da una forte speculazione interiore e hanno spesso assunto i temi della mutazione, della metamorfosi e del cambiamento di stato. Le tracce di questa riflessione sono depositate sia nella genesi del processo creativo/immaginativo che precede la realizzazione, sia nei modi in cui l'opera prende forma e si manifesta nel mondo, sviluppandosi attraverso germinazioni, propaggini, salti inaspettati o improvvisi cambiamenti materiali. Fin dall'antichità, l'uroboro, l'animale simbolico a forma di serpente o coccodrillo che si morde la coda, è stato utilizzato per rappresentare simbolicamente l'eternità e la continuità del cosmo, grazie all'inesauribile ciclo di cambiamento dovuto al dinamico testa-coda. Ma il serpente che si mangia la coda è anche un emblema dell'alternanza di condizioni opposte, come la morte e la rinascita, il buio e la luce, il femminile e il maschile, i cui limiti si generano e ridefiniscono continuamente.