My Dancing Demons

Oliver Meier

A cura di Edilio Rusconi

20 MAGGIO - 20 GIUGNO, 2023

La galleria Alessandro Albanese presenta, sabato 20 maggio 2023, la mostra “My Dancing Demons”, personale di Oliver Meier.

Testo a cura di Edilio Rusconi

L’artista espone l’osservatore a qualcosa di misterioso. Le opere di Oliver Meier non vanno né guardate né osservate. Molto più semplicemente, vanno esplorate. In questo contesto, l’esplorazione diventa una ricerca e un’avventura per ognuno. L’artista ci invita a una partecipazione attiva, non solo come spettatori, ma come parte del tutto come a voler condividere la propria emozione creativa. Così, attraverso le opere, ci viene data la possibilità di rivolgere lo sguardo alla nostra interiorità. L’opera si confronta portandoci al confronto. Il ritmo frenetico della quotidianità spesso ci allontana da questi momenti. Colgo subito l’occasione per iniziare la mia esplorazione affidata al percepire e alla capacità di porsi delle domande. Un’esplorazione maieutica. È così che l’avventura diventa personale e informale. È il racconto del percorso di ognuno. Per l’artista: “My Dancing Demons”. Dal punto di chi scrive, uno sguardo disincantato sulle cose. Perdonatemi se procederò con il raccontarvi la mia personale esplorazione delle opere di Meier. Ho iniziato tentando di decifrare gli indizi lasciati dall’artista. Non mi sono accontentato di guardare le opere appese alla parete. Come quando da bambino mi trovavo di fronte alla mappa della caccia al tesoro, ho voluto appoggiarle sul pavimento. Ho notato immediatamente che qualcuno lo aveva fatto prima di me. Impresse sugli sfondi, impronte di scarpe da ginnastica lasciate dall’artista. Un dettaglio sorprendente ma rassicurante. L’immagine interiore

che “qualcuno” era già passato lì, mi ha trasmesso calore e sicurezza. L’odore dell’olio sulla tela mi ha condotto all’interno del laboratorio creativo, nel cuore della fatica e del gesto pittorico dove possiamo interpretare l’opera come un cammino. In potenza, senza fine. Di fronte ai tanti elementi e al tutto, mi sono sentito smarrito. Noto subito che sono opere affidate a varie revisioni che si sovrappongono. All’aumentare dello spessore sulla tela corrisponde il moltiplicarsi di significati. È come se l’artista volesse condurci sul punto più alto dell’opera. Le opere diventano quindi delle mappe per un mondo interiore che si confronta con la contemporaneità dove il giudizio si ostina a voler prevalere su tutto. Oliver delinea quindi un percorso pittorico fatto di indizi fuorvianti. Gli elementi sulla tela appaiono in contraddizione tra loro e vogliono disorientare. Così, apparentemente, il sentiero viene affidato all’insensato. Forme geometriche lasciano spazio ad accenni figurativi. Linee parallele si accostano a gocce di colore che a volte prendono lo spessore materico come se fossero rilievi sulla tela. I singoli elementi portano quasi a una sensazione di smarrimento. È come se l’artista volesse nascondere l’idea di un unico sentiero per trasferire la possibilità di crearne sempre di nuovi. Lasciando così all’interiorità degli interlocutori la libertà di ritrovare e ritrovarsi.

Le opere di Oliver Meier diventano un invito all’esplorazione. Dove ognuno potrà prendere la propria strada oppure seguire le orme dello stesso artista.

Milano, maggio 2023