
Danny Avidan
N. 1989
Jamaica
Dopo la formazione alla Bezalel Academy of Art and Design di Gerusalemme, Danny Avidan attualmente vive e lavora tra Berlino e Pesaro.
I dipinti di Avidan indagano il rapporto tra forma e informe, come riflessione sul corpo e sul processo creativo. Le figure che emergono e si dissolvono sulla tela agiscono come autoritratti dell’artista, in una continua tensione verso il superamento dei limiti.
Il suo lavoro è fortemente processuale: ogni quadro nasce direttamente sulla tela, viene costruito e distrutto più volte, trasformandosi in un deposito di immagini sepolte da cui possono rinascere nuove forme.
Ispirato da mitologia e religioni comparate, che considera accessi all’inconscio collettivo, Avidan attinge a storie e simboli antichi, da Cadmo al mito induista del Kshira Sagara, per esprimere la lotta dell’uomo contro la finitezza e la ricerca di trascendenza attraverso la pittura.